
Raffaello Sanzio (1483 - 1520)
"Nacque adunque Raffaello in Urbino, città notissima in Italia, l'anno 1483,
in venerdì santo, a ore tre di notte, di un Giovanni de' Santi, pittore non
molto eccellente (.). Cresciuto che fu, cominciò ad esercitarlo nella
pittura, vedendolo a cotal arte inclinato".
Giorgio Vasari racconta la vita di Raffaello Sanzio con sicurezza e dovizia
di particolari cui è lecito fare fede. Condotto dal padre alla corte
d'Urbino, sotto la protezione di Giovanna Feltria, Raffaello è un pittore
precocissimo. Quando Giovanni muore, nel 1494, egli rimane completamente
solo, già mancandogli la madre. Nonostante la giovane età, Raffaello ha già
potuto ammirare l'arte del grande Pietro Perugino e dell'architetto
Bramante. Sotto la commissione di Evangelista di Piandimeleto, scolaro del
padre, egli attende alla sua prima commissione importante. Già nel 1497,
lavora presso la bottega del Perugino, suo vero maestro, del quale
l'influenza è evidente soprattutto nelle primissime opere.
Un contratto del 10 dicembre 1500 prevede che il Piandimeleto, con l'aiuto
di Raffaello, realizzi una Pala in onore di Nicola da Tolentino, nella
chiesa di Sant'Agostino a Città di Castello. L'apporto del tutore è quasi
nullo e l'opera dimostra le precoci capacità artistiche di Raffaello. Da
questa data in poi, la vita dell'artista è una frenetica corsa da una città
all'altra, intento spesso a più opere in contemporanea, di cui si occupa
interamente da solo. Nonostante la calma perfetta dei suoi dipinti,
Raffaello vive con un ritmo frenetico e nei primi anni del Cinquecento
realizza un cospicuo numero di opere: l' "Incoronazione della Vergine"
(1503), lo "Sposalizio della Vergine (1504), la "Pala Ansidei", la "Pala
Colonna", la "Deposizione per Atalanta Baglioni", il "Cristo in gloria e i
Santi", tutte opere realizzate a Perugia; la "Madonna Connestabile", la
"Dama con l'unicorno", la "Madonna del cardellino", i "Ritratti Doni", la
"Sacra famiglia Casigliani", realizzate tra il 1504 e il 1508 a Firenze.
Nella prestigiosa capitale artistica toscana, Raffaello si è recato col
desiderio di ottenere committenze e fama.